Córteno Golgi, posto all’apice della Valle Camonica e confinate con l’alta Valtellina, con le sue 9 frazioni, la riserva naturale delle Valli di Sant Antonio, le piste da sci, i verdi prati, i fiumi cristallini e i suoi paesaggi mozzafiato ha tutte le carte di regola per soddisfare le esigenze di tutti i turisti che vogliono visitare questo splendido territorio.
Scegliere COSA VEDERE a Córteno Golgi vuol dire visitare dei pezzi di storia che hanno segnato la vita del Comune e dei suoi abitanti, vuole dire conoscere luoghi e personaggi che in un modo o nell’altro contribuiscono ad arricchire il patrimonio naturale, artistico e culturale di Córteno.
IL MUSEO GOLGI:
Nato il 10 Giugno 2006 nell’ambito dei festeggiamenti per il centenario dell’assegnazione del Premio Nobel per la medicina all’illustre concittadino Camillo Golgi. Il Museo si trova a pochi passi dalla casa natale e sviluppandosi sue due piani offre ai visitatori la riproduzione del laboratorio istologico di Camillo Golgi oltre che a diversi reperti, strumenti medici, documenti ed una sala didattica appositamente realizzata. Inserito nella rete dei musei della Valle Camonica, insieme alla facoltà di Medicina dell’Università di Pavia, rappresenta l’unico luogo in cui sono conservate ed esposte al pubblico strumentazioni scientifiche d’epoca originali, foto e documenti cartacei che certificano le fasi delle scoperte e delle intuizioni di Golgi.
LA CHIESA DI SAN MARTINO:
La Chiesetta di San Martino Franco ha un’origine molto antica, probabilmente risalente a prima del X secolo. Sorge su un’altura che domina Corteno Golgi e vicina ai resti di alcune grosse mura, forse appartenenti ad un antica fortezza. All’interno, vi sono degli affreschi, alcuni databili al 1.400 ed altri di periodi successivi.
LA CHIESA PARROCCHIALE DI SANTA MARIA ASSUNTA:
La parrocchiale è dedicata a Santa Maria Assunta; fu edificata nel 1700 in un’unica navata e sono ben sei gli altari posti sui due lati. Sul grande portale, attribuito a Carlo Rusca di Milano, è impressa la del 1778. All’interno troviamo di rilevante importanza una statua lignea della Madonna in trono con bambino, opera del Lamberti e la statua di San Martino Vescovo. Il pulpito e le soase sono in legno intagliato. Compaiono numerosi affreschi databili nel 1764 ed attribuibili a Domenico Giacomelli e alcune tele di scuola veneta, una delle quali di Andrea Celesti.
LA SEGHERIA VENEZIANA:
A pochi metri dal centro abitato di Corteno Golgi, lungo il torrente Ogliolo, sorge la Segheria veneziana costruita nel 1879 e in funzione fino alla fine degli anni novanta del secolo scorso. Questa rappresenta una parte di storia della vallata di Corteno che faceva delle proprie ricchezze boschive un fiore all’occhiello.
L’OSSERVATORIO E LA RISERVA DELLA VALLI DI SANT ANTONIO:
Situata all’estremità orientale delle Alpi Orobie, la Riserva tutela due splendide vallate gemelle, la Val Brandet e la Valle di Campovecchio: separate da una lunga dorsale, le valli si congiungono presso il pittoresco nucleo di S. Antonio, incastonato tra le acque di due stupendi torrenti. I trascorsi minerari sono oggi testimoniati da alcuni forni fusori che, in particolare in Val Brandet, raccontano un passato di fatica e sacrificio. All’imbocco delle Valli, appositamente costruito, è presente e visitabile un centro visite all’interno del quale è attivo un osservatorio per lo studio e il ripopolamento della fauna acquifera montana del nostro territorio.
IL MULINO DI DOVERIO:
A Doverio, una soleggiata frazione del Comune di Corteno Golgi che conta oggi circa cento abitanti e che si trova alle pendici del monte Padrio, i documenti conservati gelosamente negli archivi raccontano che in questo borgo la Vicinia, un antichissimo organo di governo locale, è stata costituita prima del Settecento. Contenuto nel patrimonio immobiliare della Vicina di Doverio è presente, ed ancora attivo e funzionate, un antico e affascinante mulino a pietra utilizzato per la macinazione della segale e del frumento locali.
IL SANTUARIO DELLA MADONNA DEL ROSARIO A GANDÒS
La tradizione vuole che a Galleno, in località Gandòs, nell’anno 1630 della tremenda peste del Manzoni, la Vergine Maria apparisse ad una pastorella muta di sette anni, Margherita Lazzaroni, mentre stava pascolando il suo gregge. Venne a posarsi lieve sopra una rupe all’ombra di un piccolo noce e chiamando a sé la ragazza le toccò con l’indice le labbra ridonandole la parola e le disse: “Va a dire agli abitanti di Galleno che se faranno penitenza, se useranno carità e se reciteranno ogni sera il Santo Rosario in chiesa, saranno liberati dalla peste. La fanciulla si precipitò in paese, comunicò la notizia e subito si radunò molta folla con il curato che recitò il Rosario continuando nei giorni seguenti ottenendo così la scomparsa della terribile pestilenza. In ricordo di questo lieto evento la comunità ha costruito un piccolo santuario nella frazione di Galleno, a pochi passi dal luogo dell’apparizione.
IL PERCORSO “SENTIERI E PAROLE”
Nel 2016 è stato creato un interessante percorso che attraversando le vie del paese dà la possibilità di visionare a conoscere alcuni dei più importanti personaggi di Ceppo Cortenesi. Il percorso partendo dalla centrale Piazza Venturini nel capoluogo attraversa le vie del paese incontrando man mano che si avanza le case natali del Filosofo Pietro Chiodi, della Beata Suor Maria Troncatti, del Premio Nobel Camillo Golgi e della Medaglia d’oro al Valor Militare Giovanni Venturini; si sale poi, attraversando la frazione di Piazza, verso l’antica chiesetta di San Martino e poi verso la Frazione di Galleno dove si incontrerà il Sasso del Cane (legato ad un antica leggenda popolare), la Casa Natale di Monsignor Lorenzo Bianchi che fu Vescovo di Hong Kong e la Cappella dedicata alla Madonna di Gandòs. Usciti da Galleno il percorso si dirige verso la frazione di Ronco dove si incontrerà la casa natale dell’anarchico Berneri per poi ritornare in Piazza Venturi, al punto di partenza. In tutte le tappe sul percorso di possono trovare dei pannelli esplicativi con immagini, testi e contenuti multimediali che spiegano al meglio una consistente fetta di cultura Cortenese.
LE CHIESETTE DELLE FRAZIONI
Corteno Golgi, nove frazioni e dieci campanili. Sono infatti dieci le chiese che potrete trovare all’interno del comune e precisamente una in ogni frazione, ognuna con le sue bellezze e particolarità, ognuna unica e speciale particolarmente per gli abitanti della frazione:
- La Parrocchiale dedicata a Santa Maria Assunta a Pisogneto, nel Capoluogo;
- La Chiesa di Santa Lucia nella frazione di Piazza;
- La Chiesa di San Martino Franco;
- La Chiesa di Sant’Antonio Abate nella frazione di Sant’Antonio;
- La Chiesa di San Bartolomeo nella frazione di Galleno;
- La Chiesa di San Rocco nella frazione di Ronco;
- La Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano nella frazione di Doverio;
- La Chiesa dei Santi Bernardino e Simone nella frazione di Megno;
- La Chiesa di San Giovanni Battista nella frazione di Lombro;
- La Parrocchiale dedicata a San Rocco nella frazione di Santicolo.