A pochi metri dal centro abitato di Corteno Golgi, lungo il torrente Ogliolo, sorge la Segheria veneziana dei “Calefe” costruita nel 1879 e in funzione fino alla fine degli anni novanta del secolo scorso. Questa rappresenta una “parte” di storia della vallata di Corteno che faceva delle proprie ricchezze boschive un fiore all’occhiello. La segheria detta "alla veneziana" si è diffusa proprio ai tempi della Repubblica di Venezia nelle zone ricche di legname.
Le segherie ad acqua erano parte integrante di un sistema tecnico concepito per lo sfruttamento delle risorse legnose legato allo sviluppo sociale ed economico dei territori di montagna. La segheria di Corteno è detta alla Veneziana, poiché utilizzava il sistema di azionamento tipico dell’Italia nord-orientale biella-manovella con collegamento diretto della manovella all’albero di trasmissione della piccola ruota idraulica. Le segherie azionate con questo sistema venivano generalmente chiamate “alla Veneziana” per distinguerle da quelle “Angustiane” originarie dell’Europa centrale. Si ritiene che l’introduzione delle segherie ad acqua possa collocarsi intorno al XIII secolo (1200). L’origine e la distribuzione delle segherie alla veneziana appare legata alle tradizioni dei veneziani nella lavorazione e nel commercio del legname.
L'edificio presenta una forma rettangolare allungata, un piano seminterrato in muratura, un pavimento con ciottoli di fiume, una struttura di pilastri e capriate di legno che sorregge una copertura sempre di legno.
La Segheria veneziana funziona grazie alla forza dell’energia idrica che per caduta fa muovere la ruota idraulica. L'acqua viene prelevata dal torrente e condotta alla segheria mediante un canale di legno. Un sistema biella-manovella permette la trasmissione del moto dalla ruota al telaio della sega. Il telaio scorre all'interno di un portale in legno o su guide d'acciaio e la lama è messa in tensione sul telaio mediante due staffe di ferro. La lama segue un movimento verticale sincronizzato con il sistema. Il tronco da segare è posto su un carro e fissato mediante una stanga e due cunei.